La musica è una legge morale:
essa dà un'anima all'universo,
le ali al pensiero,
uno slancio all’immaginazione,
un fascino alla tristezza,
un impulso alla gaiezza
e la vita a tutte le cose.
Musica, sovra ogni cosa.
Musica ancora e sempre.
La musica è una forza liberatrice: libera dalla solitudine,
dalla chiusura, dalla polvere delle biblioteche,
apre nel corpo una porta attraverso la quale
l'anima esce nel mondo per fraternizzare.
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Le citazioni sul valore e sull'importanza della musica potrebbero certo continuare all'infinito.
Recentemente anche la scienza ha dimostrato e messo in evidenza come la musica abbia perfino valori terapeutici, cosa del resto già nota agli antichi.
Se poi il nostro sguardo volge al passato, scopriremo quanta parte abbia avuto la musica nella diffusione degli ideali patriottici nel periodo risorgimentale.
E quale formazione musicale meglio della banda è riuscita in questi intenti?
La banda infatti è nata tra la gente semplice e, a volte, priva di cultura come momento di aggregazione e di folclore.
Essa è riuscita attraverso il suo vasto repertorio di marce, inni religiosi e civili, di adat-
tamenti di brani operistici e sinfonici a portare l'arte anche nelle più remote località dove l'alfabetizzazione era scarsa e le moderne tecnologie arrivano con anni di ritardo.
Nella nostra epoca, in cui la riproducibilità tecnica dell'arte e la sua diffusione attraver-so i mass media ha conosciuto orizzonti insperati, la funzione della banda sembrerebbe esaurita. Al contrario, queste associazioni di carattere artistico stanno conoscendo una nuova stagione di slanci ed interessi.
Numerosi giovani vi affluiscono perché vedono in esse la possibilità non solo di allargare la loro cultura, ma anche di essere protagonisti attivi della musica e non passivi fruitori.
La banda è stata ed è ancora dunque un'operatrice culturale di prim'ordine, anche se di carattere popolare: essa infatti, come un tempo, non si chiude in una torre d'avorio, ma si apre a tutti e con tutti partecipa agli avvenimenti lieti e tristi, religiosi, civili e familiari delle comunità.
Tutte queste semplici riflessioni valgono anche per il nostro Corpo Bandistico, che quest'anno festeggia i 110 anni di vita.
E un avvenimento che vogliamo celebrare anche per ricordare quanti, prima di noi, con tenacia e sacrificio hanno dedicato tempo ed energie per un'opera di alto valore educativo quale è la banda.
Un pensiero va naturalmente anche ai numerosi giovani ai quali è soprattutto rivolto questo opuscolo perchè custodiscano la Banda come un dono prezioso da trasmettere alle future generazioni come abbiamo cercato di fare noi.
Marco Dalla Vecchia
Maestro Direttore
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